Ho aspettato un po’ per pubblicare il quinto ed ultimo trend. Il motivo è che non ero convinto fosse già arrivato il momento. Ed il dubbio rimane. Si tratta della tassa sulla pigrizia.
Cosa è?
Il sovrapprezzo che paghiamo ogni qualvolta scegliamo una strada più comoda per evitarci la fatica di fare un minimo sforzo e scegliere la soluzione più conveniente. L’esempio più tipico, ma non l’unico, sono le cosiddette utilities e società di servizi.
Siete clienti di una società di telefonia mobile? Cambiarla è sempre più conveniente che mantenere la stessa. Avete una polizza RC auto? Il costo del rinnovo è sempre più costoso del premio per il primo anno con quella compagnia. Perché molti conti correnti, conti deposito o altro offrono condizioni migliori solo per il periodo iniziale?
Perché giocano tutti sul fatto che i clienti poi si dimenticano, non hanno voglia di sondare il mercato per offerte migliori o di dover avere a che fare con le procedure di cambio fornitore. In sostanza una vera e propria tassa sulla pigrizia.
Chi è più bravo a scansarla? Normalmente i più giovani. Sia per necessità, alcuni di essi hanno meno disponibilità economica o comunque preferiscono indirizzarla altrove. Sia per energia e capacità, inoltre fanno ampio uso della rete per scambiarsi informazioni su come trovare le soluzioni più convenienti.
Con il passare del tempo ciò dovrebbe diventare più comune. In parte, e purtroppo, perché la crisi economica rende più necessario per tutti evitare sprechi. Ed in parte perché la diffusione delle tecnologie e della cultura associata dovrebbe rendere più semplice questa attività anche ai meno giovani.
In realtà l’impressione è che nel 2012 chi trae profitto da questa tassa sulla pigrizia abbia ancora ampie possibilità ma inevitabilmente, come i virus, costoro dovranno evolversi. Nel frattempo si è creato anche un mercato per chi offre un servizio, sempre a pagamento, per evitarla. Un tipico esempio sono i siti di comparazione prezzi siano essi per assicurazioni auto, alberghi, viaggi o altro ancora.
5 x 2012: capitoli precedenti
1 – Crowdsourcing
2 – Social Media
3 – Video
4 – Grandi presentazioni
Commenti recenti