memoery gearDal capitolo 6 di Brain Rules possiamo estrarre due assiomi: la ripetizione facilità la memorizzazione a lungo termine e tutto quello che non viene trasferito dalla memoria a breve termine in quella di lungo periodo viene perso, dimenticato. Se li uniamo risulta evidente che per le nostre presentazioni dovremmo puntare a non dare molto (troppo) da ricordare al nostro pubblico.
Avere tanti concetti da trasmettere significa infatti avere meno tempo da dedicare ad ognuno di essi. E non vi è nessun reale vantaggio a comunicare tante idee se la maggior parte di esse non rimarrà impressa nelle menti della nostra audience.
Meglio dunque ridurre la quantità a favore della qualità di memorizzazione, del resto repetita juvant (ripetere giova) lo dicevano già i latini.
Chiariamo che la ripetizione pedissequa può essere controproducente e addirittura alienare il pubblico. Quello che invece vogliamo fare è reiterare il nostro messaggio più volte, magari in forma diversa o con diversi approcci. In questo modo oltre ad aumentare notevolmente le probabilità che venga ricordato, abbiamo la possibilità di esporlo con quelle diverse sfaccettature necessarie per adattarsi ai diversi modi di comprensione dei singoli individui. Come avevamo visto in precedenza nel capitolo 3.

Introduzione alla serie qui.
Capitoli 1, 2, 3, 5, 7, 8, 10 e 12.

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