Il capitolo 5 di Brain Rules tratta della memoria a breve termine e come il cervello immagazzina le informazioni. Se quanto appreso non viene trasmesso alla memoria a lungo termine presto il cervello dimenticherà quei dati.
Quando si parla di memoria è bene distinguire due fasi importanti: l’immagazzinamento delle informazioni ed il loro successivo recupero. La memoria funziona quando entrambe queste operazioni avvengono con successo.
Medina ci dice che per aumentare il tasso di recupero è utile ricreare un ambiente il più simile a quello al momento della memorizzazione di tale informazione. E si riferisce a umore, colori, stati d’animo, profumi, ecc…
Non è facile pensare a come applicare questo suggerimento al mondo delle presentazioni e della comunicazione. Di fatto noi non siamo insieme al nostro pubblico quando andrà a ripescare le informazioni che gli abbiamo trasmesso. Siamo però con loro al momento in cui le immagazzinano. Se avessimo modo di rendere questa sessione il più possibile simile alla seconda fase potremmo avere dei risultati migliori. Come metterlo in pratica?
Non è un consiglio di facile attuazione ma vale la pena provare a spenderci del tempo. Potremmo avere benefici inaspettati.
Supponiamo si tratti di un corso di formazione: si potrebbe replicare al meglio l’ambiente in cui i nostri partecipanti andranno a mettere in pratica quanto comunichiamo loro. O magari stiamo dando loro delle informazioni su come votare. Fargli trovare una matita copiativa in mano?
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