In diverse presentazioni ci si può trovare a dover presentare dei dati. Capita nel mondo del lavoro, nella politica, nella scuola ed in molti altri contesti. A volte i numeri servono per sostenere e confermare un concetto, altre volte sono addirittura il motivo stesso per cui avviene la presentazione.

Nell’introduzione ho accennato che spesso ciò avviene in maniera non efficace, sappiamo tutti quanto noioso può diventare assistere a sequenze di dati e tabelle. Cerchiamo quindi di capire perché ed evitarlo.

Il primo punto fondamentale è che tabelle, numeri e dati quasi sempre rappresentano un concetto. Se non hanno nessuna idea associata, difficilmente vorremmo presentarli ad una platea. Molto frequentemente il nostro messaggio, quello che vogliamo comunicare, è questo concetto non il numero in se. Ancora più frequentemente il pubblico è interessato all’idea che i dati trasmettono. Per decidere cosa contare e cosa mostrare all’audience è importante mettere a fuoco cosa davvero conta per noi e per loro.

Ad esempio prendiamo questa tabella che mostra il tasso di disoccupazione giovanile in per alcuni paesi negli ultimi anni (fonte Istat/Y-Chart):

  2008 2009 2010 2011 2012 2013
Francia 23,1 24,6 22,8 22,9 26,3 23,7
Germania 12,8 10,4 9,0 8,2 7,9 7,9
Italia 21,3 25,4 27,8 29,1 35,3 40,1
Regno Unito 19,7 19,5 20,3 22,3 21,2 19,9

Questa sequenza di numeri può essere utilizzata per trasmettere diversi messaggi fra i quali:

  • Confronto sull’andamento del TDG (Tasso di Disoccupazione Giovanile) fra 4 paesi europei.
  • Livello del TDG in diversi paesi
  • Andamento del TDG in Italia negli ultimi 5 anni
  • Effetto di alcune politiche sul TDG

Nel nostro caso userò questa tabella come spunto ed esempio per mostrare come presentare i dati al meglio. Il messaggio da comunicare potrà variare di volta in volta per motivi didattici.

Tornando alla tabella essa è ricca di informazioni ma risulta poco efficace come strumento comunicativo. Ci sono diversi fatti incapsulati nei numeri ma quella rappresentazione non ci guida nella comprensione e non è di grande supporto (o impatto visivo) per un oratore che voglia comunicare un determinato concetto. Per ovviare a ciò possiamo operare con diversi strumenti, usati anche insieme:

  • Selezionare solo un certo insieme di dati
  • Traslare i numeri
  • Rappresentarli in maniera diversa (ad esempio tramite un grafico, ma non solo)
  • Utilizzare design grafico

Nei prossimi capitoli vedremo diversi esempi di applicazione di questi strumenti ma voglio concludere con il messaggio principale di questo articolo poiché è la chiave per l’utilizzo di tali strumenti. Quando presentiamo i dati non parliamo di numeri, ma del messaggio che essi racchiudono. La nostra comunicazione, e rappresentazione dei dati, deve essere volta a facilitare la comprensione del messaggio non l’esposizione piatta dei numeri.