Cadono le foglie, e allora?

In autunno la natura si spoglia un po’ ed è quello che dovremmo fare anche noi quando parliamo in pubblico, come suggerisce Garr Reynolds nel suo libro The Naked Presenter.
Stop, rivestiti! Garr non parla dell’abbigliamento, dice di spogliarsi di tutte le sovrastrutture e barriere che spesso mettiamo fra noi e l’audience, specie quando siamo in un ambiente professionale. In altre parole il consiglio è: cerchiamo di creare una relazione con il tuo pubblico. Dobbiamo essere più naturali, più veri, più noi stessi. Teniamo quindi i vestiti, tanto più che con l’autunno arriva il primo fresco.

Proprio perché la natura in questa stagione diventa più nuda, è l’occasione per guardarla attentamente e riflettere su noi stessi, su gli altri, e come comunicare con essi. Lascia che ti porti in un viaggio che trae spunti proprio da ciò. Buon viaggio!

natura foglie comunicazione

Partiamo da qui…

Uno degli animali più particolari… sei sicuramente tu. Non tu nello specifico, piuttosto in quanto essere umano. E uno degli organi più affascinanti e misteriosi che hai è il cervello. Magari ricordi che ne parlai già un po’ ai tempi della mia serie su Brain Rules di John Medina. C’è ancora molto da scoprire, quello che sappiamo è però molto importante se vogliamo essere efficaci nella comunicazione, in particolare quando questa deve motivare la controparte ad un’azione. Per iniziare alla leggera cosa ne dici di un premio Nobel?

Si tratta di Daniel Kahneman, sto leggendo il suo libro Thinking Fast and Slow. Premetto che non l’ho ancora finito, ma molti spunti interessanti li ho già presi (a meno che all’ultima pagina non ci troverò scritto “Scherzavo, non è vero niente di quello che hai letto fino a qui”).

La prima riflessione è sull’efficacia dello storytelling. Ne parlai l’ultima volta, e qualcuno mi disse che è “una cosa di marketing”… In realtà è “una cosa umana” come ci spiega Kahneman e come umilmente ho provato a dire in questo breve articolo: Storytelling: anche per la divulgazione scientifica?

Il secondo punto è sulla comunicazione verbale, emotiva e non verbale. Kahneman ci dice che la parte inconscia del nostro cervello è sempre attiva e non possiamo spegnerla. La nostra mente assorbe continuamente informazioni dall’ambiente circostante e queste contribuiscono al nostro processo decisionale. Anche quando una persona ci parla, altri fattori vengono registrati (vocali e visivi) e possono influire sulle nostre conclusioni, ed azioni.

Spostiamoci dall’altra parte

Preparando con l’amico Stefano un’edizione straordinaria di Successful Presentation ho mostrato lui un estratto di una presentazione di Pollan che uso spesso nei miei corsi. Subito mi ha detto “hai visto la sua presentazione a TED?”. Me la ero persa, purtroppo. Non perderla neanche tu. La trovi sul sito del TED. In essa Michael ci offre un punto di vista diverso, interessante, stimolante e sconvolgente per un certo verso. Oltre a ciò possiamo imparare una lezione per le nostre presentazioni. Se vogliamo che il nostro pubblico compia le azioni che desideriamo (come le api), sta a noi renderle interessanti ed attrattive per loro (come i fiori).

Andiamo in Germania

La natura (o l’evoluzione) ha fatto sì che la vista sia il nostro senso primario. Camminando in Germania la settimana scorsa sono stato immediatamente colpito da questi due inquietanti manifesti elettorali (che ho poi scoperto essere di un partito satirico). Non capendo il tedesco, e non conoscendo i soggetti, non sono stato in grado subito di capire o giudicare. Eppure hanno colto la mia attenzione, e scatenato una ridda di supposizioni solo badandomi sulle informazioni visive. Espressioni facciali e linguaggio del corpo comunicano moltissimo di noi e, secondo una storica ricerca, hanno un impatto altissimo sulla credibilità di una persona.

La dominanza del visuale è anche il numero 4 dei miei 5 principi per fare presentazioni persuasive. Se vuoi leggere come metterlo in pratica o vedere gli altri 4 principi, usa il pulsante sotto.

Scarica liberamente il bigino con tutti e 5 i principi per fare presentazioni persuasive

E dove la natura non arriva?

Allora c’è una app per tutto! Un altro amico Stefano mi ha segnalato questa interessante app. La testerò e ti saprò dire, quali aiuti ci può dare la tecnologia. Per oggi lasciami iniziare l’autunno pensando alle api, alle piante, ai bei prati e al bel ponte sul Reno che unisce Strasburgo a Kehl.

Buon autunno!