Oggi ho partecipato ad una conferenza come visitatore, l’argomento in generale era di mio interesse nonché occasione per incontri e contatti interessanti. La sala era piena, complimenti all’organizzazione, e gli interventi non troppo lunghi. Vista la mia passione, ed il mio mestiere, inevitabile per me fare considerazioni sulle presentazioni. In realtà le faccio sempre, questa particolare occasione mi ha semplicemente colpito per la similitudine di ragionamenti suscitati.

Volutamente non faccio nomi, semplicemente perché le riflessioni sono generiche e non devono essere inficiate, vale però descrivere il contesto. Conferenza settore ICT a tema dove gli oratori sono in genere sponsor dell’evento e quindi a rotazione prendono posto sul palco per dare il loro punto di vista, o quello dell’azienda che rappresentano, con un corollario commerciale più o meno diretto. Sei speech in una mattinata, buon ritmo come dicevo. 4 accompagnati da slide canoniche (un Keynote sicuro, 3 forse PowerPoint, vorrei sperare Impress qualcuno), una in Prezi ed uno senza supporti visivi.

Senza entrare nel merito di ogni singolo oratore, alcune osservazioni sono trasversali. Chi ha usato le slide tradizionali, salvo un’eccezione, aveva dei supporti visivi densi di testo o informazioni, ottimi come file da scaricare al termine (e così sarà), ma poco adatti allo schermo. Nel migliore dei casi erano ignorati dallo speaker che intanto parlava d’altro, rimanendo però come sfondo e distrazione, nel peggiore erano letti, o quanto meno seguiti come traccia, togliendo naturalezza e ritmo a chi parlava. In un caso sono stato letti parola per parola, il pubblico in sala tipicamente era alla fine della slide mentre chi era sul palco si trovava a metà.

Con Prezi già è andata meglio, il testo, seppur prevalente, era quantitativamente meno. Questo vantaggio è controbilanciato da supporti visivi meno adatti ad essere scaricati in seguito o condivisi online.

L’unico oratore che ha parlato armato solo di microfono e voce ci ha graziato dalla morte da PowerPoint e, al contempo, ricordato come i supporti visivi siano così importanti se usati correttamente. Alcuni dei concetti che ha esposto avrebbero tratto enorme vantaggio da una rappresentazione visiva (grafica, foto o altro). L’impatto emotivo della presentazione sarebbe aumentato ed anche la memorizzazione da parte del pubblico di alcuni messaggi trasmessi (il visivo ha un riscontro importante nell’immagazzinare informazioni).

Di tutto mi ha colpito però la difficoltà mia a sintetizzare un messaggio chiaro da  ogni intervento. In alcuni casi una carrellata sulle soluzioni di un’azienda, in altri un excursus sul mercato, o sulla storia di un prodotto, o ancora considerazioni su alcuni temi esposti. Di una sola potrei riferire abbastanza chiaramente quale fosse il tema centrale, cioè ciò che l’oratore voleva trasmettere al pubblico, ed in questo caso non troppo coerente con il titolo in agenda dello speech. Perché? Non per incapacità degli oratori, tutti abbastanza validi, ma credo perché mancasse a monte la preparazione di tale messaggio. Cosa esattamente voglio lasciare come messaggio al mio pubblico? Le informazioni nella mia presentazioni servono a trasmettere tale concetto? Il titolo del mio intervento è coerente con quello che andrò a dire? Una parziale conferma l’ho avuta durante la pausa caffè quando uno dei relatori mi ha raccontato di aver cambiato la presentazione all’ultimo momento assemblando pezzi vari per “dare un’idea in genere di chi siamo”. Non ho colto però che ci fosse un messaggio semplice e chiaro da fare emergere. Il rischio delle “carrellate” e dei “campi lunghi” e che si veda tutto…. ma non si metta a fuoco niente.