Cito Lawrence Lessig spesso nei miei corsi su come migliorare nel parlare in pubblico (spero non mi voglia citare in giudizio per ciò). È un ottimo esempio di oratore e tratta temi affascinanti, in questa puntata di #ImparaDalTED vedremo l’uso delle storie e la creatività nell’uso delle slide. Proprio quest’ultimo punto è una delle ragioni principali per cui lo cito e, se posso, lo mostro. Una buona norma dei supporti visivi è quella di preferire il testo alle immagini e soprattutto il testo non dovrebbe essere identico alle parole pronunciate. Come ogni buona regola va sempre ponderata bene e Lessig è molto bravo nell’usare sullo schermo le stesse parole che dice in maniera molto efficace. Al punto che potremmo chiamarlo Metodo Lessig (e così è). Vediamolo dunque in azione al TED.

L’intervento è molto interessante per il tema trattato, l’esposizione è logica e sensata (a prescindere di condividere il suo punto di vista sul copyright).

L’analogia Read-Write Read-Only è azzeccata, risuona molto bene con un un’audience tecnica, e questo è forse la sua unica pecca al tempo stesso.

Qui approfondiremo però solo due aspetti legati alla capacità di fare presentazioni: storytelling ed i supporti visivi (o slide).

Storytelling

Lessig ha un messaggio principale ed esso viene spiegato e supportato dal racconto di tre storie diverse.

Vi racconterò tre storie per arrivare a sostenere una tesi che vi darà qualche spunto su come aprire al mercato i contenuti generati dagli utenti.

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La prima storia che si sviluppa dal minuto 00:20 fino a circa 1:10. Nota circa al minuto 1:00 l’uso della voce per dare più enfasi alla citazione!

Appena terminata la storia Larry introduce subito il problema, e nota come lo fa in maniera esplicita chiamando l’attenzione del pubblico: “…su cui voglio vi soffermiate”.

Ora, questa è l’immagine su cui voglio vi soffermiate. È un’immagine culturale. Potremmo descriverla in moderno linguaggio informatico come una cultura di lettura/scrittura. È una cultura in cui la gente partecipa alla creazione e alla ri-creazione della cultura. Perciò è di lettura/scrittura. Sousa temeva che avremmo perso questa abilità per colpa delle “macchine infernali”. L’avrebbero spazzata via. E in sostituzione avremmo avuto l’opposto della lettura/scrittura, ciò che potremmo chiamare una cultura “di sola lettura”. Una cultura in cui la creatività viene fruita ma il fruitore non è un creatore. Una cultura a proprietà verticale in cui le corde vocali di milioni di persone sono sparite.

Molto efficacemente Lessig usa la voce per sottolineare i passaggi più importanti ed usa un anafora.

Mai in precedenza nella storia la cultura umana è stata a tal punto professionalizzata e concentrata. Mai in precedenza la creatività di milioni di persone è stata così efficacemente rimossa, rimossa per via di queste “macchine infernali”.

La prima storia ha evidenziato il problema nella mente dell’audience. Ed è un passaggio importante poiché si tratta di un tema astratto e non facilmente percepito da tutti. Le persone sono poco propense a valutare la soluzione di un problema che ritengono minore o addirittura non percepiscono.

Se hai una soluzione da proporre assicurati che il tuo pubblico senta la voglia di risolvere il problema collegato subito!

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Minuto 2:44 inizia la seconda storia.

Seconda storia. Quella fondiaria è un tipo di proprietà; è una proprietà, è protetta dalla legge.

Questa storia costruisce sulla precedente aggiungendo un’altra dimensione: la legge si deve adeguare con il cambio del mondo. Quello che una volta poteva essere logico oggi va contro il buon senso. E quale modo migliore di spiegarlo se non portando un caso che rasenta l’illogico? Circa a 4:10 c’è anche una pausa, non troppo lunga per la verità, dove suppongo Lessig volesse far decantare nel pubblico l’assurdità della richiesta dei contadini!

Al minuto 4:30 c’è anche spazio per una battuta divertente. L’umorismo non guasta mai, neanche in questo tipo di presentazioni.

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Poco dopo inizia la terza storia di questo TEDtalk. Sono tre storie che si succedono sia logicamente che cronologicamente.

Ultima storia. Prima di Internet, l’ultimo grande terrore che si è abbattuto sull’industria dei contenuti è stato un terrore creato da questa tecnologia: la radiodiffusione. Un nuovo modo di diffondere opere creative e quindi una nuova battaglia per il controllo delle società che avrebbero diffuso opere creative.

Con la storia dei diritti di trasmissione per i broadcaster Larry porta sul piatto l’altro aspetto di come il pubblico sia in realtà volenteroso di voltare pagina se qualcuno gli offre la possibilità (come successo con BMI).

Tre storie, un’idea

Al minuto 7:05 circa viene palesato il tema principale e Lessig lo fa in modo esplicito

Ok. Tre storie. Ed ecco ciò che voglio sostenere.

Le storie sono contestuali e referenziate nell’elaborazione del suo messaggio, non solo un prologo. Eccone un esempio.

Perché quando pensate alla visione romantica di Sousa dei ragazzi riuniti a suonare i pezzi dell’epoca, le vecchie canzoni, dovreste riconoscere ciò che i vostri figli fanno oggi.

Da notare che “i vostri figli” ha sempre un grande impatto sull’audience, considerando l’età media del pubblico al TED. E saranno referenziati più avanti, circa a 12:25.

È così che parlano i nostri figli. È così che pensano; è così che sono, a mano a mano che capiscono la tecnologia digitale e il suo rapporto con loro stessi.

“è così che sono” è amplificato anche dalla voce. Sottolineo che l’uso dei figli è perfettamente inserito nel discorso e non è strumentale o messo solo per creare un coinvolgimento emotivo.

Al minuto 13:20 torna in gioco la seconda storia.

Accedete abusivamente, in base più o meno alla stessa logica per cui questa gente accedeva abusivamente

Infine al minuto 15:40 la terza storia viene richiamata nel contesto.

Dunque, abbiamo bisogno di qualcosa di diverso, di una soluzione diversa, e la soluzione qui, secondo me, è una soluzione privata, una soluzione che mira a legalizzare ciò che vuol dire essere giovani, e a comprendere il potenziale economico della cosa, ed è proprio dove la storia della BMI cade a fagiolo. Perché, come la BMI ha dimostrato, la concorrenza qui può ottenere qualche forma di bilanciamento. Lo stesso può accadere oggi.

Tre storie per far comprendere con successo un messaggio! Tre storie che si intrecciano e fanno capire al pubblico gli aspetti logici e culturali dietro al concetto portato da Lessig. Tre storie che aiutano a visualizzare il problema politico-culturale che abbiamo e la soluzione proposta dall’oratore.

Avrebbe potuto fare lo stesso senza le tre storie? Sì. Sarebbe stato altrettanto efficace? Dubito. Quando è appropriato cerca di usare anche tu lo storytelling.

Slide

La visualizzazione è aiutata anche dal design e dall’uso particolare dei supporti visivi. Non comuni sebbene tipici di Lawrence Lessig.

La prima cosa da notare è che non ci sono elenchi puntati o template standard di presentazioni. Solo testo, poco, bianco su nero o nero su bianco (con del rosso), oppure immagini. Testo che è un po’ piccolo e con un tipo di carattere da macchina da scrivere (molto Lessig) bello, con una leggibilità media (credo sia P22 Typewriter). Si potrebbe migliorare, come potrei farlo io che uso come mio carattere sempre il Delicious, anch’esso un poco fine.

Alcuni esempi specifici

Guarda l’efficacia della sequenza delle tre immagini (da 00:20 a 00:30) e di come accompagnano la voce.

Quest’uomo, John Philip Sousa, ha viaggiato fin qui, al Congresso degli Stati Uniti, per parlare di questo apparecchio

Chi, dove e cosa.

Più avanti la citazione sullo schermo è in rosso che come facilmente intuibile dal pubblico rappresenta un problema (o un pericolo). Questo rosso è un po’ scuro e ha poco contrasto con lo sfondo, era forse preferibile usarne uno più vivo, rende però bene il concetto e crea un elemento di stacco visivo che attira l’attenzione.

Dal minuto 1:20 in poi vediamo il metodo Lessig in piena azione con le parole sullo schermo che accompagnano il parlato.

Ad 1:45 l’immagine speculare di RW (seguita poi da RO) è carina anche se da pubblico tecnico.

Guarda l’efficacia emotiva della mappa al minuto 2:35 che si spegne lentamente. Come trasmette bene la scomparsa della creazione della cultura.

I piccoli dettagli contribuiscono ad una grande presentazione. Al minuto 3:00 il testo è posizionato sul prato (limite inferiore della proprietà) e nel cielo (limite superiore).

Usare il metodo Lessig non vuol dire rinunciare ad elementi grafici tradizionali quando questi siano i più indicati per visualizzare un concetto. Così avviene a 5:40 con il grafico dell’aumento costi.

Seguono diversi supporti visivi dove ti invito ad osservare l’uso intelligente delle parole, l’uso degli elementi grafici come le “” o <> e l’utilizzo dei simboli. Ad esempio quello del divieto, facilmente comprensibile da tutti. E così devono essere i supporti visivi in questo tipo di presentazione. Non fossero immediati l’attenzione del pubblico si perderebbe sullo schermo togliendola allo speaker, dove invece deve stare.

Ultima osservazione i video-esempi dal minuto 8:30. Sono piacevoli, anche divertenti, danno un cambio di ritmo alla presentazione e soprattutto mostrano in maniera visiva ed immediata cosa è la cultura del remix. Dovunque sia possibile è sempre meglio far sperimentare un concetto in prima persona invece di descriverlo a parole.

Consigli se vuoi usare il metodo Lessig

Se pensi che il metodo Lessig possa funzionare per dare creatività alle tue slide ti incoraggio ad usarlo (io l’ho fatto più volte). Alcuni consigli che ti possono tornare utili:

  • Assicurati che il testo sia facilmente leggibile (lo deve essere velocemente affinché l’attenzione ritorni immediatamente su di te)
  • Usa poche parole per slide, anche una sola.
  • Cerca di mantenere uno stile coerente (font, colore, dimensione, ecc…) usa una scritta diversa solo per creare discontinuità ed un attenzione particolare dove serve (o dove rappresentare un elemento fuori dal contesto)
  • Usa le immagini dove ritieni che esse diano una rappresentazione molto più semplice delle parole o dove esse hanno un forte impatto emotivo
  • Provalo più volte, il tempismo nel cambio dei supporti visivi è fondamentale per l’efficacia di questo metodo

Conclusioni

Lawrence Lessig non solo ci ha dato la Creative Commons, battaglie culturali di enorme valore ed il metodo Lessig per i supporti visivi. Per chi vuole migliorare le proprie capacità di parlare in pubblico egli è uno straordinario esempio di come rendere temi legali, spesso non facilmente comprensibili ed ai quali è difficile appassionarsi, interessanti e vicini al pubblico.