Come fai apparire un numero (quando presenti i dati, ma non solo) ha un grande impatto su come esso è percepito e valutato anche da una platea professionale.
Un esperimento molto interessante è raccontato nello straordinario libro Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman (nell’edizione inglese si tratta di pagina 330, il seguente testo è una mia traduzione in italiano).
A dei professionisti fu chiesto di valutare se fosse sicuro rilasciare da un ospedale psichiatrico un paziente, Mr. Jones, con un trascorso di violenze. Le informazioni che ricevettero includevano una valutazione del rischio. Le stesse statistiche furono descritte in due modi diversi:
Pazienti simili a Mr. Jones si stima abbiano una probabilità del 10% di commettere atti violenti nei primi mesi successivi al rilascio.
Ogni 100 pazienti come Mr. Jones, si stima 10 di essi commettano atti violenti nei primi mesi successivi al rilascio.
I professionisti che videro la frequenza furono quasi doppiamente tentati di rifiutare il rilascio (41% contro solo il 21% di quelli che videro la statistica in forma percentuale).
Dire 10 su 100 crea un’immagine molto più vivida che scatena reazioni anche nella mente di persone che sono esperte ed abituate a prendere decisioni su un certo tipo di dato.
Questo è un fatto che vuoi tenere a mente quando devi fare presentazioni con dati o devi realizzare delle slide. Prendiamo un altro esempio tratto dalla stessa pagina di quel libro e supponiamo di dover preparare i supporti visivi di una presentazione. Questa potrebbe essere la slide di partenza:
Si tratta di una slide molto semplice in cui il messaggio è letteralmente nero su bianco. Cerchiamo ora di dare un maggiore impatto visivo e soprattutto cambiare il modo in cui il dato è presentato. Come in questo esempio:
Cosa ne pensi? È esattamente lo stesso messaggio trasmesso, pensi che anche il messaggio ricevuto sia il medesimo?
Cosa succede se affianchiamo al numero un dato di riferimento?
Vedi la differenza? Per creare un contesto di riferimento per il dato potresti usare invece dati su altri tipi di decesso:
Qui sopra vedi 4 slide differenti create a partire dallo stesso numero. È evidente che il loro impatto sull’audience è differente e le motivazioni sono ben spiegate nel libro di Kahneman.
Chiaramente tutto ciò si presta anche ad un uso manipolativo, per spaventare un pubblico o fargli sottostimare un rischio concreto, a seconda della convenienza di chi presenta. Non è certo questo che voglio incentivare, anzi questi sono concetti sono da tener presente per farne un uso onesto. Quello che è importante che tieni a mente è che come presenti un dato ha un impatto enorme su come verrà percepito dalla tua audience. Se non ne tieni conto, ed agisci di conseguenza, rischi di diluire il tuo messaggio e non ottenere i risultati che vorresti.
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