La Storia inizia con un libro che lessi un paio di anni addietro, o forse più, intitolato indubbiamente Story. Scritto da Robert McKee e soprannominato la bibbia dello sceneggiatore lo ricordo molto interessante ed una lettura atipica, almeno per me. Lo scelsi perché pensai potesse essere utile per i miei corsi sul parlare in pubblico, visto che le presentazioni che raccontano storie sono normalmente le più efficaci.
Sicuramente così fu, il cinema è una forma d’arte basata sullo storytelling. Sebbene il testo non sia assolutamente scritto per l’arte oratoria, i principi base rimangono gli stessi e possono essere applicati nella preparazione di un discorso.
Oltre a ciò cambiò il mio approccio alla visione di un film. Considerazioni che prima facevo inconsciamente sono ora più esplicite nella mia testa: la relazione eroe-cattivo, come il protagonista tenda ad allontanarsi sempre più dal traguardo fino alla scena clou finale, ed altri archetipi classici del mestiere. Anche qui c’è un collegamento con il mio lavoro, tante persone che partecipano al mio corso Successful Presentation (o alla Paolo Pelloni) mi raccontano che dopo, quando sono pubblico nelle presentazioni di altri, si trovano a fare osservazioni tecniche sull’oratore. Alcuni mi parlano slide con troppo testo, presentatori che parlano alle slide, troppi intercalari, postura e altro ancora.
Il fatto è che noi (e con noi voglio in realtà dire il tuo prossimo pubblico) lo facciamo sempre. Che ti piaccia o meno. che lo facciano in maniera conscia o inconscia. Se gli piacerà un film lo andranno a dire ad altri con entusiasmo, indipendentemente che abbiano fatto un’analisi critica o meno. Una bella storia, raccontata bene, risuonerà con il pubblico, a qualunque livello essi la interpretino. Allo stesso modo, quando sei di fronte ad un’audience loro giudicheranno la tua credibilità basandosi su diversi fattori, fra i quali la voce, la postura, il gesticolare, il contatto visivo ed altri ancora. Questo anche se non se ne rendono conto formalmente. Ad esempio, se la tua voce è monotona, è assai probabile che troveranno l’intera presentazione noiosa, magari faranno fatica a spiegare il perché, ma la sensazione sarà quella.
Quindi in conclusione quale è La Storia? Se vuoi essere efficace quando parli in pubblico, devi comprendere i principi alla base. Come le persone comunicano, interagiscono ed apprendono è estremamente importante. Quando uno si trova nel pubblico la differenza fra un conoscitore della comunicazione e un’altra persone è solo nella capacità di articolare i concetti, non come reagiscono ai messaggi ricevuti (forma e contenuto). E il libro di McKee? Leggilo!
Commenti recenti