Terzo e ultimo, per ora, capitolo dedicato a presentazioni e social media. Ovvero dopo aver visto cosa fare prima e durante la presentazione è il momento del dopo: come utilizzare i social network una volta parlato in pubblico?

Continuare il lavoro fatto

La prima opportunità è anche la più ovvia. Se creammo un hashtag per promuovere il nostro intervento o per convogliare gli interventi durante la presentazione possiamo utilizzare lo stesso per continuare la discussione.

social-300x217

Twitter non è però l’unico luogo dove mantenere attiva la comunità o espanderla. Si possono usare gruppi di LinkedIn o pagine aziendali o gruppi di Facebook o Google+.

Promuovere esplicitamente i canali social

I più entusiasti si uniranno spontaneamente alle nostre discussioni online e pro-attivamente cercheranno i canali dove farlo. La maggior parte del pubblico tende a richiedere uno stimolo o quanto meno chiare indicazioni. Diventa quindi importante usare il momento di incontro fisico, quando parliamo in pubblico, per preparare lo stadio successivo. Ricordiamoci quindi verso la fine della presentazione di motivare il pubblico ad un’azione precisa e fornire chiare spiegazioni su come farlo. Possiamo chiedergli di entrare a far parte di un gruppo su un social network, in questo caso consideriamo quale in base soprattutto al tipo di audience. Giovani e pensionati meno facilmente hanno un account LinkedIn, per i più tecnici invece Google+ è abbastanza diffuso, ecc…..

È importante verso la fine del nostro intervento perché è il momento in cui sono maggiormente coinvolti, sia logicamente che emotivamente, e quindi più predisposti all’azione. Meglio ancora se riusciamo a farlo fare in sala in quell’istante. Se però la procedura è complessa, l’indirizzo online delle risorse difficile da comunicare possiamo sempre appoggiarci su una comoda email. Se abbiamo le email dei partecipanti il compito è più semplice altrimenti possiamo chiedere di registrarsi su una pagina/inviare una mail/lasciare l’indirizzo al termine per ricevere le informazioni successive.

In ogni caso mandare una mail a posteriori della presentazione con anche i link a tutti i social correlati è sempre una buona idea e funge anche da promemoria per i più distratti.

Estendere la platea

Quante persone possono assistere alla vostra presentazione dal vivo? Chi riesce ad essere fisicamente in quel luogo in quel momento? I canali online oggi ci permettono di diffondere il messaggio a platee enormi in qualunque momento della giornata.

Se avete filmato la vostra presentazione potete mettere il video online. Se non ci sono controindicazione Youtube è un mezzo ideale sia per la diffusione sia per il numero di ricerche che avvengono su di esso. In questo caso mandate anche un messaggio a tutti gli iscritti che non hanno partecipato con il link al video.

Ma se non avete il filmato, e comunque in ogni caso, vale la pena considerare la condivisione dei supporti visivi (slide) della vostra presentazione. La piattaforma più famosa è sicuramente slideshare ma anche il già menzionato sliderocket o prezi, per chi utilizza questo strumento, vanno benissimo. Valutate solo se i supporti visivi vadano adattati per questo uso (e dovrebbero poiché quelli a complemento di un oratore non vivono di vita propria) e date poi la massima visibilità diffondendo i link ed integrandoli nel vostro sito web, e sui canali social.

I link ai video possono essere poi pubblicati su tutti i social, da voi, dal vostro profilo aziendale e se riuscite anche da colleghi, partner, ecc….

I supporti visivi su slideshare possono essere integrati anch’essi sui social ed in alcuni casi, come LinkedIn, integrati nel profilo (slideshare può essere aggiunto come “app” del vostro profilo).

Conclusione: i vantaggi di integrare presentazioni e social media

Come abbiamo visto i social sono un’opportunità straordinaria per arricchire le nostre presentazioni, coinvolgere il pubblico e diffondere il nostro messaggio.

Viviamo in un mondo che è continuamente online, connesso e che si aspetta da noi condivisione, collaborazione e trasparenza. Anche dalle nostre presentazioni. Aggiungere l’aspetto sociale quando parliamo in pubblico non richiede capacità particolari o investimenti. Dobbiamo però cambiare un poco il nostro approccio, soprattutto nella preparazione, per fare diventare i social parte integrante della presentazione. Ovvero non vederli come un mero canale su cui pubblicizzare l’intervento, ma un mezzo di comunicazione che è possibile utilizzare prima, dopo e durante in maniera interattiva assieme al nostro pubblico e non solo verso di esso.