L’UOMO CHE IERI SI È DATO FUOCO SI È SPENTO STAMATTINA

Alcuni i titoli di giornali sono involontariamente divertenti come quelli inframezzati in questo articolo. A volte scappano al titolista, a volte nascono dal tentativo di amplificare la leva emotiva della notizia. Il motivo è semplice:

Il titolo deve anticipare la notizia, senza esaurirla. Deve attirare l’attenzione del lettore, che poi acquisirà tutti i dettagli del fatto leggendo l’articolo. Il titolo prepara il lettore all’articolo. – Wikipedia

Se catturo l’interesse del lettore nel titolo aumento le possibilità che legga l’intero articolo. Lo stesso vale per le nostre presentazioni ed i loro supporti visivi. Abbiamo l’opportunità di coinvolgere il nostro pubblico già dal titolo della presentazione e allo stesso modo in ogni slide che abbia un titolo (in molte presentazioni ciò significa tutte le slide). Spesso ciò non avviene e si incontrano delle frasi o locuzioni blande, che non invogliano assolutamente a proseguire. Invece di titoli abbiamo delle etichette, delle didascalie.

SI INCENDIA UN NEGOZIO DI ESTINTORI

Non è difficile imbattersi in presentazioni con titoli come:

  • Bilancio 2013 e pianificazione 2014
  • Resoconto sulle politiche di viabilità a Milano
  • Passare a soluzioni open-source
  • Il mercato immobiliare in Italia

Hanno tutti la caratteristica comune di chiarire all’audience quale argomento verrà trattato. Ma condividono anche l’aspetto di non rendere il soggetto più interessante o solleticare la curiosità introducendo cosa verrà detto riguardo all’argomento: quali novità, o cosa renderà la presentazione di interesse per chi assiste. Come ovviare a ciò? Umorismo o titoli sensazionali a volte possono funzionare ma non sono la soluzione, sicuramente non l’unica soluzione.

VENTIMILA INVALIDI IN CORSA PER UN LAVORO

Proviamo a domandarci quale è il messaggio che vogliamo lasciare al pubblico? Cosa davvero interessa loro? I titoli sopra potrebbero diventare ad esempio:

  • 2013: quasi nessuna perdita, come invertire il segno nel 2014
  • L’introduzione dell’Area C e un risultato inaspettato.
  • Soluzioni open-source: è davvero risparmio? Due casi italiani
  • Il mercato ristagna ma una luce arriva dagli esercizi commerciali

In questo modo non solo sono più interessante perché più specifico ma inizio anche a preparare l’audience all’idea che voglio comunicare. Spesso l’ideale è introdurre un concetto senza svelarlo del tutto. Messaggi inconsueti o a prima vista insensati possono attirare l’attenzione spesso più di frasi spiritose. Come sempre poi le storie, specie se iniziano già dal titolo, hanno un alto impatto e coinvolgono l’audience.

CANE SPARA AL SUO PADRONE DURANTE UNA BATTUTA DI CACCIA

Lo stesso ragionamento si può applicare poi al titolo che accompagna la slide. Un grafico con “Tengono i fondi-bilanciati, crollano gli small-cap” invoglia all’attenzione molto di più di “Andamento fondi nel Q2”. Ma è davvero così importante? Sì. Ricerche dimostrano che ogni 5 persone che leggono il titolo, solo 1 legge poi l’intero contenuto sottostante! Come fare allora?

  1. Dedichiamo il giusto tempo alla ricerca del titolo della presentazione in funzione dell’argomento ma soprattutto del pubblico a cui ci rivolgiamo. Cosa si aspettano? Cosa può scatenare interesse ed emozioni in loro? Se avessero solo il tempo di leggere il titolo della presentazione e null’altro che messaggio voglio si portino a casa?
  2. Per ogni supporto visivo con titolo, indipendentemente dal formato (testo, grafico, tabella, ecc…), quale è il concetto chiave che trasmette? Spesso basta “estrarlo” dal contenuto stesso e portarlo in cima (o dovunque il titolo sia posizionato). Non si tratta di inventare qualcosa ogni volta, ma semplicemente di renderlo più o meno esplicito da subito.

Se metto il messaggio nel titolo che bisogno c’è poi di avere il corpo della slide? In realtà nel contenuto vero e proprio espando, dimostro, rappresento quello che il titolo introduce. Stare sul vago non mantiene la curiosità di sapere cosa segue. È come un teatro che espone una locandina: “Ore 19.30 Commedia”. Quanti sono invogliati ad entrare?

Visto che sono così importanti e brevi, il consiglio finale è che vale sempre la pena rileggerli per accertarsi che comunichino il messaggio corretto!

funny-title

Tutti i titoli di giornale all’interno dell’articolo sono STATI realmente pubblicati.