«Normalmente impiego tre settimane a preparare un buon discorso improvvisato», con questa frase di Mark Twain normalmente inizio a parlare del più importante fattore per una presentazione di successo: il lavoro fatto prima.
La preparazione è fondamentale ed occupa spazi importanti sia nel mio corso che nel mio video-corso su parlare in pubblico. Ieri dovevo fare una presentazione e naturalmente mi ero preparato una scaletta e l’approccio verso l’interlocutore.
Sorpresa: cambia il pubblico e malgrado il tema rimanga lo stesso l’approccio diventa l’opposto. Cosa fare?
In questo caso la scelta è fra perseguire la propria preparazione (e quindi un certo copione) o decidere di improvvisare. Salvo casi particolari è consigliabile sempre la seconda ipotesi. Sebbene io ripeta che prepararsi è di vitale importanza, l’audience è sempre la regina ed è meglio sacrificare a malincuore il lavoro fatto cercando di vivere il momento.
E così ho fatto. È andata benissimo? No purtroppo, ma sarebbe stato peggio non leggere la situazione e mantenere il messaggio originale.
La preparazione è meno importante dunque? No, anzi probabilmente se fossi stato più scrupoloso e avessi messo in dubbio certe assunzioni magari avrai anticipato lo scenario. Non dovendo improvvisare le cose sarebbero andate sicuramente meglio.
Commenti recenti