Mi è capitato un sogno twitter!
Ero seduto da qualche parte in strada con la mia famiglia a godermi una giornata all’aperto. Si avvicinano due ragazzini, dalla faccia vagamente timida. Non li conosco e non mi conoscono, ma il più intraprendente dei due mi dice: «Ci avete rubato il futuro».
Non ricordo cosa replico di primo acchito. L’altro, quello che non ha parlato, sorride alla mia risposta ma entrambi continuano a camminare ed in pochi secondi sono già oltre. Ma ecco che in senso opposto arrivano un gruppo di giovani. Una ragazza si gira verso di me: «Vi state godendo al fresco il nostro futuro rubato?».
«Purtroppo lo hanno rubato anche a noi!» rispondo. A quel punto mi è tutto chiaro. Ieri qualcuno di famoso, non ricordo chi, ha sollevato questo tema: una generazione che per non perdere i propri privilegi non consente gli stessi a quella successiva. Futuro rubato così lo ha definito. Se ne è parlato molto ma la cosa interessante è che questa nuova generazione lancia questa conversazione per strada aprendosi a tutti. Approcciando chi incontra con un tono un po’ scanzonato e non pretenzioso ma sapendo che dietro ad una micro-frase prima o poi potrebbe arrivare una piccola perla di risposta.
Appena mi sono risvegliato avevo una memoria vivida della scena, non c’erano hashtag o TT ma pur non essendo un fanatico di twitter ho collegato subito i modi di comunicazione.
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