Se vogliamo che un cambiamento avvenga non basta un discorso astratto ben costruito.
Dobbiamo anche aiutare il nostro pubblico a vedere la strada.
O almeno i primi passi se è troppo presto per avere chiaro il tragitto.

Potrebbero non essere sufficienti o tutti passi giusti, ma fare qualcosa getta le basi per il cambiamento. Pensarlo assai poco. Come del resto disse Franklin «ben fatto è meglio di ben detto».

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Leggendo il discorso di R.J. Oppenheimer nel suo discorso del 2 Novembre 1945 alla Association of Los Alamos Scientists troviamo un buon esempio. Ad un certo punto dopo aver ricordato il pericolo rappresentato dalle armi atomiche (Hiroshima e Nagasaki non sono lontane nel tempo) e dal coinvolgimento della scienza passa dalla teoria alla pratica. In quattro punti.

Il primo è proprio quello di riconoscere che queste proposte sono provvisorie e andranno riviste e corrette in corsa, ma bisogna comunque iniziare a fare qualcosa anche se il resto del mondo non è pronto per il cambiamento.
La seconda è la costruzione di una commissione nucleare sovranazionale. Terzo spingere la fratellanza mondiale fra scienziati. Quarto non costruire più bombe.

Quattro cosa concrete per iniziare il cammino.
Un lungo cammino inizia sempre con i primi passi.

Quali sono i primi passi a seguito della vostra prossima presentazione?