Una richiesta molto comune che ricevo è «Come fare una presentazione efficace?».
La mia risposta preferita è: una che colpisca emotivamente il pubblico. Meglio ancora che lo cambi, o nel modo di pensare o in quello di agire.

Ad esempio recentemente mi ha mosso una presentazione di Jessica Jackley, ma ne riparliamo dopo.
Esiste una regola magica che ci permette di trasformare una presentazione qualsiasi in una efficace? No.

Però le storie spesso funzionano. E le storie valide, raccontate bene, funzionano sempre. A Hollywood come su un palco.

Perché? Perché è quello che l’uomo fa da milioni di anni, è il nostro modo principe di comunicare. Dal tempo dei graffiti noi scambiamo informazioni e sapere attraverso storie (spesso esperienze).
Quando la storia è interessante e fa breccia nell’audience poco importano i supporti visivi o che il delivery (lo stile di presentazione) sia perfetto. Vedremo dopo che Jessica non ha slide mirabolanti ed ad un certo punto si interrompe in singhiozzi. Entrambe le cose non diminuiscono l’efficacia dell’esposizione. Anzi.

La prima preoccupazione è quindi quella di avere di qualcosa da raccontare. Solo quando non abbiamo nulla da dire penseremo alle slide in prima battuta (ma se non abbiamo nulla da dire meglio stare zitti).
E’ vero che pessimi supporti visivi, zeppi di testo, possono rovinare qualunque presentazione. Ma pulirli dal “ciarpame comunicativo” è il secondo passo. Non il punto di partenza.

Torniamo a Jessica ed al suo intervento a TED. Ci parla di finanza, microcredito. Un argomento che in prima analisi sembra più legato a numeri e dati. Ma lei ci parla di storie. Storie di persone che offrono il finanziamento e soprattutto storie di quelle persone che ne beneficiano. Da un’esposizione che potrebbe essere sterile esce un’accorata presentazione ricca di carica emotiva.
Vi invito a seguirla per intero, sia per il suo valore didattico, ma anche perché ci offre una chiave diversa di pensare alla beneficenza tipica del periodo natalizio.

(questa presentazione può essere vista con i sottotitoli in italiano)

Quindi riassumendo:

  • Raccontate storie
  • Raccontate storie vere
  • Raccontate storie vere in cui credete
  • Raccontate con la vostra passione storie vere in cui credete

(e vedrete che probabilmente risuoneranno anche nel vostro pubblico).