Recentemente sono stato in un albergo molto bello nella zona di Parigi. Catena di prestigio, hall imponente, camera spaziosa e bagno luccicante in marmo. Qui gli immancabili contenitori monodose di bagno-schiuma, shampoo e lozione per il corpo; il sottoscritto è stato a lungo un loro collezionista: centinaia di essi adornano il mio bagno.
Molti di questi si presentano come prodotti esclusivi, dove il marketing scatena la sua fantasia. Dalle essenze per il benessere, alla accurata selezione di prodotti naturali, dall’uso di rare materie prime all’azione terapeutica dei minerali. Insomma non un prodotto che nella grande distribuzione chiamerebbero di primo prezzo.
Quelli presenti nella mia camera non facevano eccezione. Etichetta frontale ricercata con iscrizioni color oro e caratteri ricchi di grazie stile diciannovesimo secolo. Etichetta sul retro con le avvertenze e modalità d’uso. Uguali per tutti e tre: “Questo prodotto deve essere applicato sui capelli e quindi risciacquato dopo l’uso. Non portare a contatto degli occhi ….”. La stessa dicitura anche sul bagno-schiuma. E sulla lozione.
Ora se vogliono fare un prodotto che si posizioni, almeno dal punto di vista della percezione, nella fascia medio-alta capisco che spendano di più per l’imballo, la colorazione, …ecc. Ma non sarebbe allora opportuno evitare di risparmiare sull’etichetta sul retro?
Non tutti la leggono, ma chi lo fa, rimane negativamente impressionato. Sono i dettagli che mostrano la cura usata per fabbricare un prodotto (o un servizio).
E, a volte, anche una presentazione.
Sono assolutamente d’accordo con il tuo pensiero