L’elezione di Barack Obama offre tanti spunti di dibattito. Uno, certamente non nuovo, riguarda le sue capacità di comunicatore. Da questo punto di vista Obama era già balzato alla ribalta tre anni addietro, prima ancora di candidarsi a presidente degli Stati Uniti.
Da allora ad oggi, se possibile, è migliorato ancora e il suo discorso la sera della vittoria è ricco di lezioni che possiamo imparare anche noi per migliorare le nostre presentazioni.
Barack Obama Acceptance Speech
If there is anyone out there who still doubts that America is a place where all things are possible; who still wonders if the dream of our founders is alive in our time; who still questions the power of our democracy, tonight is your answer.
L’apertura è un ponte con il tema della campagna stessa, cambiamento, democrazia ed il sogno americano. Estremamente semplice, efficace e coerente.
It’s the answer told by lines that stretched around schools and churches in numbers this nation has never seen; by people who waited three hours and four hours, many for the very first time in their lives, because they believed that this time must be different; that their voice could be that difference.
Questo è un altro dei punti salienti della grande capacità oratoria di Obama. I suoi discorsi non sono incentrati su di lui, come la maggior parte dei politici se non la totalità, ma sul pubblico. Non si tratta di “me” si tratta di “voi”.
It’s the answer spoken by young and old, rich and poor, Democrat and Republican, black, white, Latino, Asian, Native American, gay, straight, disabled and not disabled – Americans who sent a message to the world that we have never been a collection of Red States and Blue States: we are, and always will be, the United States of America.
It’s the answer that led those who have been told for so long by so many to be cynical, and fearful, and doubtful of what we can achieve to put their hands on the arc of history and bend it once more toward the hope of a better day.
It’s been a long time coming, but tonight, because of what we did on this day, in this election, at this defining moment, change has come to America.
Change has come to America. Se “Yes we can” era lo slogan per la campagna elettorale ecco quello della vittoria. Ricollegandosi ancora al tema dei mesi precedenti, questa frase chiude la fase di apertura del discorso, con una frase ad effetto, che non a caso è stata poi ripresa da molti giornali come titolo.
Con la chiusura della parte iniziale entriamo nel corpo centrale del discorso. Lo vediamo nella prossima parte.
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