Questa mattina in macchina ascoltavo la radio (la stazione più diffusa a Londra) e fra Duffy ed i King of Leon é passato uno, dei tanti, spot su prodotti finanziari. Esattamente identico a quello trasmesso probabilmente mesi addietro quando la situazione era completamente diverso.
Per tutti i trenta secondi un alone di facilità nell’investimento, interessi alti e guadagni sicuri. Un “mood”, come direbbero gli addetti, spensierato che sprizza ottimismo da tutti i pori.
E’ chiaro che lo “spazio” é stato comprato probabilmente prima. Ma che senso ha trasmettere lo stesso messaggio oggi? Credo che l’appeal commerciale sia completamente nullo. Se uno ha i soldi in un istituto buono non li muove certo adesso. E altrimenti, forse, non riesce neanche a muoverli.
Il rischio é l’effetto boomerang sul marchio dell’azienda. Da un certo punto di vista oggi, in quel mercato, o si ha qualcosa di positivo da dire o é meglio non comparire del tutto, poiché l’associazione per assunto é negativa.
Cosa si potrebbe fare? Investire anche poco (lo spazio é comunque pagato) e proporre un messaggio contestuale ai tempi differenziandosi completamente dagli altri. Ad esempio pochi minuti dopo un annuncio della EDF Energy sulla stessa radio iniziava pressappoco così: “Anche nei tempi di crisi é importante pensare a ridurre…”
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